Le indagini ambientali: come si eseguono su acqua, aria e suolo
Quando si tratta di interventi di riqualifica ambientale, prima di avviare le operazioni, è importante effettuare delle indagini preliminari volte a quantificare il livello di inquinamento del quale risentono suolo, aria e acqua. Di seguito vedremo nel dettaglio in cosa consiste questo passaggio e perché è importante.
Indagini ambientali preliminari: di cosa si tratta
Se parliamo di indagini ambientali preliminari (espressione che più brevemente viene indicata anche con IAP), ci riferiamo a un insieme di analisi che pongono sotto la lente d’ingrandimento acqua, aria e suolo in uno specifico sito che sarà destinato a una riqualifica. In particolare, ci si concentra sulla presenza di agenti inquinanti che possono aver compromesso la qualità di questi elementi, per stabilire se sia necessario dare inizio a un processo di bonifica.
Ovviamente non si tratta di un’operazione semplice, che a livello burocratico rende necessaria la sinergia tra differenti enti e società, e a livello pratico richiedono di restare la massima attenzione, dal momento che comportano il contatto con sostanze che potrebbero risultare dannose, anche in volumi consistenti, che per tale motivo devono essere movimentate dal sito fino al centro di smaltimento. Date le precauzioni necessarie, le indagini ambientali preliminari vengono effettuate da ditte specializzate in grado di offrire servizi specifici, come quelli che si possono trovare sul sito di geocipo.it, al seguente link: https://geocipo.it.
Le diverse tipologie di indagini ambientali
Le indagini ambientali preliminari partono da un attento approfondimento della storia del sito circa i tre elementi citati in precedenza, con particolare enfasi sulla ricostruzione delle attività umane che nel tempo si sono succedute in quella zona.
Dopodiché, per il suolo sono previste osservazioni particolari, che avvengono tramite il prelievo di campioni di terreno o di minerali. I reperti verranno portati in laboratorio, allo scopo di individuare le tracce di eventuali inquinanti e ricostruire la stratificazione del suolo.
L’acqua invece viene esaminata grazie a strumenti chiamati piezometri, che in modo analogo prelevano dei campioni di liquido.
Tutte le informazioni raccolte vengono quindi composte a formare un quadro completo del sito, che fornisca una stima accurata del suo livello di contaminazione. Solo alla luce di questi dati sarà possibile pianificare e organizzare interventi di bonifica che eventualmente precederanno quelli di riqualifica, a seconda della gravità dell’inquinamento presente. Le misure che verranno prese potranno essere le più diverse, dalla semplice rimozione delle sostane nocive all’asportazione di un quantitativo consistente di terreno per depurarlo o smaltirlo, a seconda delle necessità specifiche.
Indagini ambientali: perché sono fondamentali
Oltre alla necessità di portare il sito alle migliori condizioni possibili perché venga riqualificato in sicurezza, la ragione che rende necessarie le indagini ambientali preliminari è determinata dalla legge. L’articolo 10 del Regolamento Edilizio, infatti, sancisce l’obbligo di attuare queste operazioni dei casi in cui il terreno sia stato interessato, in passato, da attività che contemplavano l’utilizzo o il commercio di composti nocivi, così come nei casi in cui il sito verrà destinato, dopo la riqualifica, alla stessa funzione che assolveva in precedenza. Ovviamente, sono inclusi nel regolamento anche l frangenti in cui la nuova funzione riguarderà un uso residenziale o pubblico del suolo (ad esempio l’istituzione di un parco), e quelli che richiederanno dei criteri qualitativi più elevati.
Quanto appena descritto trova un corrispettivo nel Decreto Legislativo 152/06. seguendo queste indicazioni, sarà possibile effettuare un lavoro perfettamente rispettoso di tutte le norme di sicurezza, finalizzato al miglior impiego possibile del suolo secondo la sua futura destinazione, così da garantire a chi potrà beneficiare dell’intervento di riqualifica la completa tranquillità. Per tale motivo è di estrema importanza rivolgersi sempre a un’azienda di professionisti, che abbia una comprovata esperienza nel settore, che possa mettere a disposizione del cliente un team di operatori specializzati che sappiano maneggiare con cura i materiali in questione e possa usufruire di macchinari e strumenti tecnologici all’avanguardia, così da assicurare una maggiore accuratezza nelle analisi.