tecniche-di-studioHobby 

5 consigli per migliorare il proprio metodo di studio

Uno studio adeguato è alla base del successo nella propria vita, indipendentemente dal contesto operativo nel quale si desidera formarsi.

Studiare non significa soltanto prendere un libro e approfondire i contenuti, ma vuol dire anche fare pratica, indagare su possibili soluzioni sul piano pratico, sperimentare e applicare i concetti appresi in precedenza.

Ogni individuo ha il proprio metodo di studio, spesso sviluppato nel corso di anni e anni di perfezionamento. Non tutti i metodi, però, funzionano allo stesso modo: se così non fosse, qualsiasi studente in età scolastica sarebbe un genio!

A tal proposito, vediamo come sviluppare un metodo di studio efficace, delineando concetti generali da adattare in contesti differenti.

Prima il dovere, poi il piacere

tecniche-di-studio

Impossibile non partire dal concetto più emblematico, una vera “lezione di vita” nel lavoro come a scuola: prima il dovere, poi il piacere.

Ce lo insegna nostro padre, nostra madre, qualsiasi adulto che, impegnato nello svolgimento di una professione, mette da parte i propri desideri per garantire il sostentamento della propria famiglia. Rilassarsi è bello, ma prima di poterlo fare è bene dedicarsi allo studio e ai propri impegni.

Le soluzioni miracolose non esistono

Smettiamola di andare alla ricerca di scorciatoie: i miracoli, perlomeno nello studio, non esistono. Chi intende vendere una fantomatica metodologia per apprendere tanto e in poco tempo vi sta vendendo aria fritta.

Non esiste un metodo che consenta di apprendere in breve tempo – apprendere tante nozioni nel breve periodo, s’intende. Alla base di uno studio approfondito, infatti, vi è solamente il duro lavoro, l’impegno costante, la dedizione ai propri compiti. E anche questa può essere considerata una lezione di vita.

Attenzione alla procrastinazione

L’attività del procrastinare consiste nel rimandare “a domani” ciò che si potrebbe fare oggi. Si tratta di un qualcosa di apparentemente non pericoloso, non nocivo per i propri impegni, ma che a lungo andare finisce col danneggiare le nostre giornate, le nostre scadenze, le nostre pianificazioni.

A fronte di simili eventualità, è bene tenere a mente l’importanza di evitare di ritardare lo svolgimento di una mansione. C’è tempo per studiare un capitolo in più? Bene, lo si studi. Non si rimandi a domani.

L’importanza della pianificazione del tempo

tecniche-di-studio

La grande differenza tra uno studente rigoroso e uno meno regolare è data dalla capacità nel pianificare il tempo in maniera efficace.

Lo studio non è una gara a chi arriva prima: ci si può laureare per tempo o con un po’ di ritardo rispetto alla tabella di marcia, ma ciò che conta è raggiungere il proprio obiettivo. È altrettanto vero, però, che una pianificazione del tempo a disposizione può aiutare nella gestione dello studio, facilitando la suddivisione di argomenti, contenuti e testi da passare in rassegna.

Mantenere alta l’attenzione

Un’attenzione costante è la chiave per uno studio più “snello” e lineare. Al giorno d’oggi, non mancano le distrazioni che potrebbero “farci uscire di pista”, facendoci perdere tempo passando ore e ore sui social network, guardando una serie TV o dedicando le nostre giornate ad altri impegni.

Studiare, però, richiede grande costanza, il che comporta la necessità di ridurre al minimo le possibili distrazioni attorno a sé (dallo smartphone al tablet, passando per svariati altri dispositivi elettronici).

L’abbandono delle abitudini poco utili

Durante lo studio si potrebbero adottare abitudini che, di fatto, risultano poco produttive. È il caso dello studio mnemonico, di per sé inutile ai fini della reale comprensione dei contenuti.

Questa e altre abitudini andrebbero abbandonate, lasciando il posto ad attività più utili, come la rielaborazione dei contenuti esaminati.

Related posts