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L’arte di potare la siepe

La siepe è formata da piante sistemate consecutivamente, le une vicino alle altre, in modo tale da dare vita a un intreccio di rami con foglie posizionate nelle aree esterne, le quali sono tenute in ordine per conferire eleganza al giardino.

La potatura delle siepi e delle piante, in latino, era chiamata l’ars topinaria e riguardava l’arte di conferire agli stessi una forma geometrica differente da quella naturale. Chiaramente, l’obiettivo era ed è tuttora, quello di ottenere una natura ornamentale generando siepi dalle forme più disparate come, ad esempio, astratte, di persone, animali, oggetti o formali. Con la potatura delle siepi spesso si è dato vita alla creazione di affascinanti labirinti.

Durante la potatura delle siepi, si utilizzano principalmente piante sempreverdi a crescita come, ad esempio, Laurus Nobilis, conifere come Cupressus e similari, Ligustrum Jonandrum, Buxus Sempervirens e Taxus Baccata.

Storia della potatura delle siepi

La potatura delle siepi è dunque una forma d’arte che risale all’epoca dell’Antica Roma, quando le piante erano fatte sviluppare con supporti metallici che guidavano il loro sviluppo fino alla crescita definitiva.
Durante l’età flavia questa affascinante arte raggiunge l’apice e il Templus Pacis, voluto da Vespasiano, ne è la pura dimostrazione.

Nel periodo compreso tra il XVI e il XVIII secolo, la potatura era eseguita creando dei parterre in cui le siepi basse di bosso delineavano comparti riempiti di piante fiorire, dando vita a degli arazzi vegetali che potevano essere ammirati, in particolar modo quando erano posti in aree sopraelevate.

Le forme artistiche erano fondamentali quando, negli antichi giardini, i pochi colori presenti erano il verde e la ghiaia.
Le piante e le siepi potate, seguendo questo metodo, necessitano di una manutenzione intensa poiché, al fine di mantenere la specifica forma, diventa fondamentale intervenire costantemente sui tutti i nuovi rami.
Oggi l’arte topiaria è applicata principalmente a piante singole che risaltano nel giardino, oppure su più arbusti in maniera simmetrica, tale da produrre un effetto prestigioso, soprattutto se si trovano in vasi.

Come e quando potare le siepi

La potatura delle siepi, come quella svolta da Verde2000, è dunque un intervento che si prefigge di dare forma alle piante. L’obbiettivo che si desidera ottenere è sia quello di conferire bellezza e ordine alle stesse, ma anche di agevolare la nascita di nuovi germogli, utili affinché l’aspetto delle siepi sia sempre verde e uniforme.

Affinché la potatura si tale da ottenere ordine e bellezza, deve essere svolta tagliando in modo uniforme sia la parte superiore delle siepi e sia quella delle pareti: in caso contrario si otterrebbero antiestetici infossamenti.
Occorre poi piantare due bastoni, uno all’inizio e uno alla fine della siepe e far scorrere un filo orizzontale, il quale fungerà da guida tra l’uno e l’altro, all’altezza del taglio.

Usando una forbisce da siepe o un taglia siepi elettrico si procede poi tagliando l’arbusto in linea orizzontale, leggermente al di sopra del filo guida: per essere certi di visionare bene il lavoro, è indicato utilizzare una scala. Stesso iter si usa per potare la parete della siepe e nel caso sia molto alta, per ottenere una pianta ben squadrata il filo va spostato man mano che si procede tagliando dal basso verso l’alto.

La potatura delle siepi non segue una regola universale e dipende principalmente dal tipo di pianta e dal relativo periodo vegetativo della stessa. In linea di massima la potatura deve essere eseguita in primavera e poi successivamente in estate, per mantenere in ordine l’arbusto. Fanno eccezione appunto alcune piante, come ad esempio il piracanta, che deve essere potato prima che emetta i germogli floreali e dunque in inverno.
L’ars topinaria è ancora oggi una vera e propria arte, condotta per lo più da specialisti del settore che sono in grado di rendere i giardini eleganti e ordinati.

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