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Documenti necessari per l’assunzione

Il mondo della burocrazia italiana è spesso intricato, soprattutto quando si parla di mettere in regola qualcosa, come edifici o attività commerciali, o qualcuno, come i dipendenti. Per assumere forza lavoro, infatti, è necessario avere a propria disposizione un’ampia gamma di documenti a causa delle varie possibili sfumature che prevede la legge italiana.

Infatti, oltre ai classici documenti come carta d’identità e codice fiscale, ci sono tantissime altre scartoffie che vanno raccolte per effettuare una corretta assunzione. Si va, infatti, dai documenti che permettono di ricevere incentivi statali (come gli assegni familiari) a quelli che certificano l’assenza di carichi pendenti. Vediamo, dunque, quali sono e dove reperirli.

Quali sono i documenti più importanti per l’assunzione di un dipendente?

La carta d’identità è forse il documento più importante in assoluto, poiché permette di effettuare una la corretta identificazione della persona che si andrà ad assumere. L’assenza di questo documento, per fortuna, può essere ovviata abbastanza facilmente grazie alla presenza di un identificativo equivalente, come possono essere la patente di guida o il passaporto. È fondamentale, dunque, che il certificato di riconoscimento sia dotato di una foto.

Ad accompagnare la carta d’identità, però, ci deve essere anche il codice fiscale. L’assenza di questo documento potrebbe risultare decisamente problematica, poiché è quello che serve effettivamente per identificare fiscalmente il lavoratore in maniera univoca. Il codice fiscale, infatti, è unico e non permette omocodia, poiché serve per distinguere ogni individuo in maniera inequivocabile.

In assenza del documento che riporta questo identificativo alfanumerico, è, tuttavia, possibile reperirlo attraverso dei portali online in grado di ricavare rapidamente il codice fiscale. Ovviamente, questa soluzione può essere solamente un tappabuchi momentaneo: al datore di lavoro va obbligatoriamente presentato un tesserino sanitario o un tesserino fiscale con il codice fiscale riportato su di esso rilasciato esclusivamente dall’Agenzia delle Entrate.

Oltre ai documenti sopracitati, per i cittadini stranieri residenti in Italia è fondamentale presentare il permesso di soggiorno. Infatti, è proprio grazie a questo documento che le persone nate all’estero possono essere integrate all’interno del panorama lavorativo italiano.

Documenti complementari per l’assunzione del dipendente: quali sono gli altri documenti richiesti?

Vi sono, poi, un’altra lunga serie di documenti che vanno presentati al datore di lavoro. Uno dei documenti più richiesti è il modulo dei carichi pendenti. Attraverso questo foglio, rilasciato dal Tribunale della vostra città, potrete facilmente dimostrare di non aver mai compiuto atti illeciti. Per alcune categorie di lavoratori, tale pratica è prevista proprio dal Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori e si tratta di quei mestieri in cui si viene a contatto con ruoli di responsabilità e di gestione del denaro (cassieri, operatori di banca, direttori di punto vendita).

Come farsi convalidare gli assegni famigliari in un nuovo rapporto di lavoro?

Altra categoria di documenti che vanno presentati al datore di lavoro è la certificazione INPS relativa all’autorizzazione ANF per godere degli assegni familiari. Infatti, oltre alla domanda per godere di questi benefit concessi dallo stato italiano, è necessario presentare anche il CUD e la dichiarazione dei redditi relativa all’anno precedente. Il tutto deve essere accompagnato anche dalla domanda per la corresponsione della prestazione con modulo Assegno Nucleo Famigliare/DIP e che, dal primo di aprile 2019, può essere presentata in via telematica.

La visita medica obbligatoria: per quali lavori viene richiesto il certificato medico d’idoneità?

Infine, un altro dei documenti spesso richiesti in fase di assunzione è la visita medica specialistica e il corrispettivo certificato medico. Esso viene richiesto per tutti i lavoratori minorenni, per gli addetti che sono costretti a produrre o a operare con cibo e bevande e per tutte quelle categorie di lavori considerate a rischio. Tra i tanti, possiamo citare gli operai, i pastori, gli allevatori, agricoltori e, di conseguenza tutta la categoria di lavoratori legati al settore primario, e, per finire, gli operatori del settore del legno, della carta, dei rifiuti e degli acciai. In sintesi, nella maggior parte dei lavori che vengono più comunemente svolti in Italia.

Da quanto visto finora, si capisce come le assunzioni possono essere tremendamente complicate. Ogni lavoratore ha una storia a sé e, per questo, ha la necessità di presentare una determinata gamma di documenti. I lavoratori con disabilità, ad esempio, devono presentare tutta la relativa documentazione al fine di rientrare nel gruppo delle categorie protette.

Documenti fondamentali per l’assunzione: quali documenti non possono assolutamente mancare

I documenti fondamentali per l’assunzione, quelli imprescindibili, sono carta d’identità, o simili, e codice fiscale. Senza di essi, non sarà agli effetti possibile intraprendere un rapporto di lavoro, poiché il titolare dell’attività non potrà procedere con la regolare procedura di messa in regola del dipendente.

Il codice fiscale, tra tutti, è quello più importante, poiché non è in alcun modo sostituibile. Il titolare, infatti, può avviare la pratica in maniera rapida anche grazie al calcolo del codice fiscale online, ma senza l’esibizione del documento originale non può procedere con la reale compilazione dei moduli necessari. I portali online sono utili per dare un primo dato al proprio titolare in un momento di emergenza, ma per iniziare correttamente a lavorare è fondamentale procedere con recupero del documento originale il più velocemente possibile.

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